venerdì 17 agosto 2012

I love this book !!! #3



Torna dopo una lunga assenza la rubrica I love this book!!!, rubrica a cadenza casuale ideata da me in cui vi parlo dei libri che mi hanno colpito maggiormente attraverso delle frasi.
Oggi è il turno di Angel di Dorotea de Spirito...


Titolo: Angel
Autore: Dorotea de Spirito
Edito da: Mondadori
ISBN: 9788804594062
Prezzo: 15,00€
Genere: Young Fantasy, Angeli, Demoni, Paranormal Romance
Pagine: 344

Trama: Le antiche mura di Viterbo custodiscono un segreto: una comunità di angeli che da secoli convive pacificamente con gli abitanti della città.
Vittoria ha sedici anni, è un angelo, ma è diversa da tutti i suoi simili: è senza ali e per tutta la vita si è sentita un’esclusa, un’estranea persino nella propria famiglia. Questa consapevolezza l’accompagna sempre, mentre la sua esistenza scorre tranquilla giorno dopo giorno tra scuola, amici e litigi con la sorella maggiore.
Ma quando arriva in città Guglielmo, un ragazzo misterioso dagli occhi magnetici, il mondo di Vittoria viene sconvolto, e lei scopre che l’amore può rivelarsi il peggiore dei demoni.

Vichy è l’unico angelo senza ali in una famiglia di angeli perfetti. Guglielmo è il suo opposto: un demone, nonché il suo potenziale assassino. Nonché il ragazzo di cui si è perdutamente innamorata, fin dal primo momento in cui i suoi occhi si sono posati su di lui. Che futuro potrà mai avere questa passione maledetta, questo amore tutto sbagliato, impossibile, che sembra negare ogni possibilità di lieto fine?



Frasi:

"Quando leggi il mondo non esiste più, puoi fingere che quello che stai leggendo sia assolutamente reale, o che la realtà semplicemente svanisca. Puoi essere tutto ciò che desideri in un libro. Quando leggi il mondo non esiste più, puoi fingere che quello che stai leggendo sia assolutamente reale, o che la realtà semplicemente svanisca. Puoi essere tutto ciò che desideri in un libro".

"L'amore non può essere un angelo, fa soffrire, fa piangere. Fa uccidere. L'amore non è un angelo, ma è piuttosto un demone, bello e tentatore, ma comunque un demone. Con ali nere sporche di sangue".

"Le rose hanno un profumo inebriante ma anche spine affilate, pronte a farti sanguinare. Il sole dona la vita, ma se ci scherzi troppo ti brucia. L'acqua disseta e annega, crea e distrugge. Le cose belle fanno male, e quando non ci sono ti fanno sentire la loro mancanza. La loro dannata mancanza. Sfioro i petali dei fiori, ben attenta a non toccare le spine. Per favore: non appassite mai".

"Amo un demone, amo un demone, io, che sono un angelo. Amo il mio opposto, il mio negativo, il mio veleno e il migliore dei miei antidoti.
Siamo il bianco e il nero, la luce e il buio, l'incubo da cui scappare e il sogno in cui rifugiarsi, il bene e il male.
Il bene non abbraccia il male, non stringe le sue braccia attorno a lui, il male non accarezza la schiena del bene con le sue ali nere.
Non si salvano la vita a vicenda, non si regalano l'uno all'altra.
È sbagliato.
È impossibile.
Ma è vero, è reale.
Come il nostro amore".

"Tempo.
Regalatemi un secondo.
Il tempo di un battito, un battito di ali o un ultimo battito di cuore. E io te lo regalo, Guglielmo, ti regalo le mie lacrime e il mio ultimo respiro.
...
Tempo.
Regalatemi un minuto e un paio di ali, per impedire al mio amore di venire a morire."


E per finire la bellissima lettera scritta da Guglielmo a Vittoria:

Ho iniziato a scrivere questa lettera la sera che sono tornato a casa con il tuo motorino, dopo le ore che abbiamo trascorso rinchiusi in quella tomba, rischiando che diventasse la nostra. La mia anzi, se non fosse stato per te.
Ti sono debitore e questo già lo sai.

Sai tante cose di me, Vichi, forse è questo il problema: sappiamo troppo l'uno dell'altra, se ci beassimo della più completa ignoranza adesso sarei davanti a te, a parlarti di persona e godere della tua presenza e non dovrei scriverti.
Ma forse è un bene che debba scrivere, sì ne sono certo: è un bene e lo sai perche?
Le parole sono creature strane, bisogna fare sempre molta attenzione con loro, c'è il rischio che sfuggano di mano, che dipingano un significato sbagliato. Almeno scrivendo posso provare a imbrigliarle e far dire loro ciò che voglio. Le chiamo a raccolta quindi, le prendo in prestito da tutti i libri che ho letto, da tutte le canzoni che conosco.

È vero, sono quello che sono. Anzi siamo quello che siamo. Non si può cambiare ciò che si è ma il modo in cui si è sì, o almeno questo è quello che ho sempre creduto. Guarda il mondo.
Ci sono fiori che non profumano.
Uccelli che non cantano.
Veleni che non uccidono.
Angeli che non volano.
Demoni... capaci di amare.
Siamo due creature imperfette io e te, nel bene o nel male, se per male si può intendere l'essere comunque meravigliosi e unici... e mi riferisco a te, angelo. Non so se credi nell'amore, non lo so più, anche se una volta mi hai detto che avevi paura di non trovarlo o di perderlo per sempre; spero davvero che il tuo pensiero sia ancora lo stesso, perché forse è vero che molti ragazzi, molte persone sono più portate a credere nell'odio o nell'indifferenza che nell'amore, ma io non sono un ragazzo normale.
E io ti amo.

Fino a ieri pensavo fosse questo il problema: che fossimo noi stessi l'ostacolo.
Ma poi ho capito, ho parlato con chi ha la fortuna di conoscerti e volerti bene da più tempo di me, che sono piombato nella tua vita solo da alcuni mesi. Ho parlato con chi mi ha fatto capire che non è questo il punto, ma è molto più complesso e complicato.
Malgrado tutto ti capisco.
Ti capisco, Vichi, angelo mio che non sai volare e ti fai delle domande.
Non sono nei tuoi pensieri, non sono nel tuo cuore, malgrado lo desideri e non sai quanto, non posso dirti cosa è bene o cosa è male.
Devi capirlo da sola, piccolo angelo.
Io ti affido queste poche parole, scritte di fretta e d'istinto su questo stesso foglio, lette e rilette per incertezza, ma senza cambiare nulla.
Ti auguro di trovare la vera felicità.
Ti auguro di non dover mai chiedere scusa per la tua gioia.
Ti auguro di apprezzare ogni piccola cosa.
Il vento sul viso o il sole a gennaio, quando fa troppo freddo per credere che tornerà a riscaldare la terra.
Ti auguro di essere sempre ciò che vuoi essere.
Di ascoltare sempre la tua voce, che vale più di mille altre voci, perché è la tua.
Ti auguro di riuscire a raggiungere i tuoi sogni.
Acchiappali con un retino da farfalle se volano troppo in alto e non riesci a sfiorarli, ma non smettere mai di lottare per loro, di avere voglia di realizzarli.
Ti auguro di riuscire a contare davvero il numero delle stelle un giorno, o una notte.
Ti auguro un giorno senza fine. E una notte eterna se avrai voglia di apprezzarla. Ti auguro di inseguire sempre le speranze, perché sono davvero le ultime a morire. Ti auguro di non vederle mai morire.
Ti auguro di capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Ti auguro di capirlo per te e non per gli altri.
Ti auguro di piangere. Per le cose brutte e quelle belle.
Ti auguro di sorridere, sempre.
E spero di poterti essere accanto un giorno per vederti sorridere.
Ti amo.

Desidero innamorarmi.
Sole, ultimo raggio di estate, non ti chiedo una cotta, non ti chiedo un’infatuazione, ti chiedo l’amore, quello vero.
Quello con la A maiuscola, quello che devo ancora capire se davvero esiste e che temo di non trovare mai.
Quello che non ti fa dormire la notte, che non ti fa ragionare di giorno, che ti rende schiavo e felice.
Che da una forma ai tuoi sogni e ti fa credere di poterli toccare.
Che ti fa contare le stelle una per una e poi perdere distrattamente il conto.
Che ti fa odiare l’odio.
E tanto più ne hai, più ne desideri.


Cosa ne pensate?

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